PIANIFICAZIONE DELLA SUCCESSIONE NEGLI STUDI PROFESSIONALI
La decisione più importante che i titolari di uno studio professionale devono prendere ad un certo punto della loro carriera è sicuramente legata alla pianificazione della propria successione nel momenti un cui decideranno di ritirarsi. Può essere difficile, però, sapere quando partire. A volte un evento esterno fa chiarezza: problemi di salute, il pensionamento del coniuge o l'arrivo dei nipoti. Ma, anche in assenza di questi importanti eventi della vita, è opportuno che i titolari possano decidere il momento migliore per uscire senza alcuna influenza esterna. Ci sono degli svantaggi sia nell’uscire troppo presto, così come nell’uscire troppo tardi.
RISCHI DI UNA SUCCESSIONE AZIENDALE TROPPO ANTICIPATA
Se la successione avviene troppo presto, il titolare potrebbe trovare difficile o addirittura impossibile abbandonare lo studio: i titolari uscenti che non sono pronti a lasciarsi andare e, spesso finiscono per fare micro management con i loro successori, il che danneggia il passaggio di consegne e destabilizza gli umori di soci e dipendenti. Quando i proprietari non hanno piani concreti per ritirarsi, potrebbero inconsapevolmente sabotare le proprie transazioni. Gli accordi possono subire la “morte per mille tagli” poiché attraversano molteplici cicli di cambiamenti e diventano inutilmente complessi.
RISCHI DI UNA SUCCESSIONE AZIENDALE TROPPO TARDIVA
Uno dei rischi principali del ritiro dall’attività troppo tardivo è la possibilità di sperimentare il burnout: l’ energia profusa dal professionista verso lo studio può gradualmente svanire fino al punto in cui lo studio non cresce o non migliora più. Lo scenario peggiore però, è sicuramente il rischio che lo studio inizi a perdere i clienti che magari non si sentono ben seguiti e il personale che inizia ad andarsene, riducendone di conseguenza il valore.
FATTORI DA CONSIDERARE PER LA TEMPISTICA DELLA SUCCESSIONE DELLO STUDIO PROFESSIONALE
Adeguate disponibilità finanziarie
Questa è spesso la considerazione più importante: è fondamentale per il professionista valutare la quantità necessaria di denaro utile per il pensionamento mantenendo una adeguata qualità di vita; è quindi ancora più importante iniziare a valutare e a pianificare con largo anticipo questo aspetto, in modo tale da non ritrovarsi negli ultimi anni lavorativi obbligati ad aumentare le proprie ore lavorative invece di poter fruire di una adeguata disponibilità. .
Piano post pensionamento
Idealmente, il professionista dovrebbe prendere in seria considerazione cosa desidera fare dopo la sua uscita, valutando anche passioni e interessi verso i quali prova interesse, come ad esempio il volontariato, il lavoro di CFO, un'altra opportunità di business o la realizzazione di un sogno di pensionamento a lungo coltivato. Avere dei piani da realizzare aiuta ad uscire dallo studio e a fornire un’incredibile chiarezza sui tempi: è molto più facile abbandonare la propria carriera quando ci sono altre cose che si vogliono davvero fare.
Una soluzione alternativa, se il professionista non è sicuro dei suoi piani post pensionistici, potrebbe essere la cessione graduale dello studio, che comporterebbe una riduzione degli orari lavorativi ma allo stesso tempo permetterebbe al cedente di reinventarsi con calma la propria routine. Un’altra opportunità, strettamente legata alla riduzione del proprio monte ore, potrebbe essere quella di cedere tutte le attività e le pratiche “noiose”, con il professionista che si troverebbe ad occuparsi solamente delle pratiche e dei clienti a lui cari. Queste soluzioni permettono tra l’altro al professionista di trasferire la propria conoscenza ed esperienza alle giovani generazioni.
Tempo totale di transizione
La durata del periodo di uscita varia in modo significativo da titolare a titolare ed è influenzata da molti fattori: se il contratto di cessione prevede un piano di uscita, allora congratulazioni per la buona pianificazione!
In caso contrario, sarà necessario avviare una discussione con gli acquirenti, che potrebbero essere interni o esterni allo studio, su questo problema in modo da poter redigere un addendum all’accordo. Indipendentemente dall’accordo però, è fondamentale iniziare quanto prima una conversazione con tutti i soggetti coinvolti sull’ipotetica uscita, in modo tale da gestire eventuali malumori ma soprattutto permette agli associati restanti o agli acquirenti di pianificare al meglio la sostituzione del professionista uscente.
FATTORI DA CONSIDERARE PER IL TEMPO DI TRANSIZIONE DELLO STUDIO PROFESSIONALE
Accordi contrattuali
Sfortunatamente moltissimi professionisti individuali non formalizzano alcun accordo di transizione e molti statuti degli studi associati non prevedono clausole adeguate a gestire i problemi di uscita o di acquisizione. In alcuni di questi casi, la mancanza di un accordo chiaro e preventivo potrebbe ritardare il calendario di uscita e sollevare conflitti legali che possono richiedere anni per essere risolti.
Commerciabilità dello studio professionale
La commerciabilità e l’appetibilità sul mercato dello studio può sicuramente aiutare il professionista a determinare quanto tempo sarà necessario per venderlo, così come un aspetto fondamentale sarà la presenza o meno di competitor, che potrebbero essere interessati ad una fusione o acquisizione per ampliare il loro mercato di riferimento.
È tempo di preparare il proprio successore
Anche se il professionista individua un successore di talento, deve assicurarsi di essere obiettivo riguardo a tutte le capacità necessarie richieste dalla proprietà. È necessario quindi effettuare una valutazione realistica delle loro competenze e una stima del tempo necessario per colmare eventuali punti deboli prima di subentrare.
Il professionista uscente inoltre, dovrà dedicare molto tempo alla transizione della clientela, che dovrà passo passo abituarsi al nuovo socio e, di conseguenza, il successore necessiterà di tempo per apprendere al meglio le esigenze della clientela che acquisirà.
In conclusione, una accurata pianificazione della successione dello studio professionale offre una serie di vantaggi che vanno oltre la mera transazione finanziaria. Per coloro che cercano un pensionamento sereno e un miglioramento della qualità della vita, questa opzione si presenta come una scelta strategica. La chiave per una transizione di successo è la pianificazione attenta e la gestione del cambiamento. I professionisti dovrebbero considerare attentamente questa possibilità, per massimizzare i benefici e abbracciare il prossimo capitolo della loro carriera.